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Messaggio CEI - Servizio IRC Diocesi di Crema

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Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana
in vista della scelta di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica
nell’anno scolastico 2025-2026


Cari studenti e cari genitori,
è vicino il momento in cui dovranno essere effettuate le iscrizioni  al primo anno dei diversi ordini e gradi di scuola, un appuntamento che  comprende anche la scelta di avvalersi o meno dell’insegnamento della  religione cattolica (Irc). Cogliamo l’occasione per invitarvi ad  accogliere questa possibilità, grazie alla quale nel percorso formativo  entrano importanti elementi etici e culturali, insieme alle domande di  senso che accompagnano la crescita individuale e la vita del mondo. Il  tutto, in un clima di rispetto e di libertà, di approfondimento e di  dialogo costruttivo.
Mentre vi scriviamo, muove i primi passi il Giubileo del 2025, che  Papa Francesco ha voluto dedicare al tema “Pellegrini di speranza”. Si  tratta di un evento dai forti significati non solo religiosi, ma anche  culturali e sociali, a conferma di come il messaggio cristiano parli  all’uomo di oggi non meno di quanto abbia inciso in passato nella storia  e nella cultura nazionale e mondiale. Il Giubileo, infatti, è tra le  altre cose sinonimo di riconciliazione, di pace, di dignità umana, di  giustizia, di salvaguardia del creato, beni essenziali di cui sentiamo  un urgente bisogno.
Il tema della speranza provoca in modo speciale il mondo  dell’educazione e della scuola, luoghi in cui prendono forma le  coscienze e gli orientamenti di vita e si pongono le basi delle future  responsabilità. Quale speranza dà senso all’esistenza? Dove è possibile  riconoscere e trovare ragioni di vita e di speranza? E ancora, prendendo  a prestito le parole di Papa Francesco, come sostenere la necessità di  «un’alleanza sociale per la speranza, che sia inclusiva e non  ideologica, e lavori per un avvenire segnato dal sorriso di tanti  bambini e bambine» (Spes non confundit, 9)? Sono domande a cui la scuola non può essere estranea e alle quali dà spazio l’insegnamento della religione cattolica.
Testimoni di speranza sono infatti i docenti di religione, che  uniscono alla competenza professionale l’attenzione ai singoli alunni e  alle loro domande più profonde. Siamo molto grati a tutti gli insegnanti  che, mentre offrono le ragioni della speranza che li muove,  accompagnano coloro che stanno crescendo a scoprire la bellezza e il  senso della vita, senza cedere alle tentazioni dell’individualismo e  della rassegnazione, che soffocano il cuore e spengono i sogni.
Il cammino dei prossimi mesi – anche grazie all’Irc – ci aiuti a  ritrovare la fiducia e il coraggio di aprire le famiglie, le scuole e  tutte le comunità a nuovi orizzonti di collaborazione e di speranza.

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana

Roma, 15 novembre 2024
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